Montanara, strada

Disegno di Giovanni Falconi del secolo XVII, particolare (ASP, Corporazioni soppresse, S.Maria di Praglia, b. 40, dis. 7 )

L’antica Montanara, di età romana per alcuni, medievale per altri

L’antica strada Montanara – che taluni vogliono far risalire all’epoca romana, mentre da altri, per la sua partenza a raggiera dal centro urbano, viene collocata in epoca medievale – è una strada che segna profondamente il territorio. Oggi nota come Provinciale 89, o anche indicata come Via Euganea o Via dei Colli, essa è sempre stata l’arteria principale che attraversa il comune di Teolo per collegare Padova con il comprensorio euganeo. Nei secoli ha fortemente caratterizzato i luoghi connotandone gli elementi culturali ed economici. Lungo la via si insediarono luoghi di ritrovo (osterie), residenze patrizie, parrocchie, attività imprenditoriali, luoghi di devozione, una linea tramviaria che significò il decollo turistico del territorio collinare, una antichissima e frequentatissima fiera e, ancor oggi, costituisce l’ossatura viaria ma soprattutto economica del comune.

ASP, Corona, b. 194, dis. 6

Dati storici essenziali

Nel corso dei secoli essa ha modificato il suo ruolo e le funzioni svolte. Se sono dubbie le sue origini romane, nel Medioevo rinasce dall’abbandono seguito al tramonto dell’Impero Romano d’Occidente sulla spinta del decollo economico, sociale e culturale dell’Abbazia di Praglia, collegandosi poi alle esigenze della Repubblica padovana e al commercio dei prodotti di pregio che provenivano dai Colli.

Collegata alla fama terapeutica delle terme, agli insediamenti dei patrizi o all’attrazione devozionale esercitata da Monteortone la strada attraversa l’età moderna in uno stato di semi abbandono che non la vede più percorribile durante la cattiva stagione e in conseguenza delle terribili brentane, che spesso i parroci annotano nei registri delle anagrafi parrocchiali.

Sarà soltanto sullo slancio culturale di un mondo rinnovato dai lumi delle nuove prospettive economiche e scientifiche che la strada trova la sua recente origine. Con la dominazione napoleonica e i terribili anni dell’inizio dell’Ottocento, quando il territorio veneto divenne un campo di battaglia, la strada conosce finalmente un’attenzione pubblica anche per rispondere alle esigenze di lavoro di una popolazione di contadini, ridotti dagli eventi bellici alla fame e alla miseria. Dopo l’instabilità politica durata fino al 1815, il governo austriaco provvederà alla cura della strada, e dal 1866 il neonato Regno d’Italia, senza però determinare quei miglioramenti che dovranno aspettare il nuovo secolo.

Fu l’installazione della linea tamviaria che segnò il decollo e l’importanza strategica della strada. Realizzata nel 1911, lungo la linea cominciarono a crescere degli insediamenti che costituiranno il tratto caratteristico del territorio, che vedrà formarsi nel corso dei decenni una linea abitativa senza quasi interruzione di continuità. Prima i villini, le osterie, e poi, dagli anni sessanta, anche insediamenti produttivi e residenziali più popolari.

La strada fu tra le prime ad essere asfaltata nel 1935 fino all’altezza di Villa, e quando, nel 1938, fu smantellata la linea tramviaria, fu allargata e nuovamente asfaltata, mentre sul lato nord tornarono i platani che la resero fino a pochi anni fa uno dei tragitti più belli del Veneto.

Nel secondo Novecento la strada diventa elemento propulsore che ha accompagnato la rinascita economica e sociale di Teolo e dei Colli Euganei divenuti un parco naturale-antropico di notevole rilievo, collegato alle città d’arte del Veneto e al termalismo ma anche introducendo una nuova imprenditoria collegata alla ristorazione e all’accoglienza senza trascurare il grande bagaglio dell’inventiva artigianale che ha dato nuove prospettive imprenditoriali alla gente di Teolo.

Approfondimento sulla storia e l’immaginario della strada Montanara

tratto da:  La via Montanara : il romanzo di una strada dalle vicende all’immaginario : catalogo della Mostra storico- documentaria : Teolo, Palazzetto dei Vicari, 12 ottobre-4 novembre 2018 / a cura di Sergio Giorato, Teolo 2018.

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