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EDITORIALE: Apre le porte (virtuali) il Museo del territorio dei Colli Euganei

di Sergio Giorato

Il Museo del territorio dei Colli Euganei è un’idea, un progetto, una sfida. Non aspettatevi uno spazio definito e concluso, piuttosto un cantiere in continuo modellarsi, un lavoro in fieri senza pause. Le pagine che non sono ancora attive consideratele indicazioni di un sentiero che sarà a breve intrapreso. Non è un museo fisico ma cavalca la straordinaria potenzialità del medium internet, rivoluzione ancora non facilmente calcolabile, comparabile a poche nella storia dell’uomo (come la la ruota o la scrittura o il torchio per la stampa).
Nasce nel clima dell’amicizia tra alcune persone che hanno voluto condividere l’idea di realizzare un luogo dove raccogliere, custodire, diffondere testimonianze relative alle tradizioni, le memorie, i saperi, le consuetudini, i comportamenti, le visioni, l’immaginario di un territorio, quello dei Colli Euganei, che vanta aspetti ambientali, culturali, economici e sociali a dir poco unici.
E’ un museo che si occupa del recupero e della conservazione delle radici ma non certo per stabilire dei confini o delle esclusioni ma per salvaguardare quel bagaglio inestimabile che costituisce la nostra ricchezza, un patrimonio con il quale aprirsi al confronto con la diversità del mondo altro.
E’ un museo che, pur rivolto al passato non vuole seppellirvisi, quanto piuttosto trovare nel passato spunti, stimoli e valori che ci sostengano nell’affrontare le sfide dell’oggi. Anche per questo interviene sul tema angosciante della violenza contro le donne – presentando un documento archivistico riferito all’anno 1797 dove si espone il caso giudiziario della giovane bracciante di Boccon, Anna Nizara nubile ma gravida, indotta ad uccidere la propria figlioletta appena nata, per timore dell’infamia sociale. Come uscire da questa barbarie? E’ semplice: basta portare a compimento il percorso formativo che ci induce alla cura per l’essere che ci è dato (il nostro, l’altrui e il corpo stesso del mondo) e non nella dimensione del dominio. Noi cominciamo dalla cura per la memoria storica, patrimonio del nostro futuro.

VETRINA

Il territorio dei Colli diviso tra le Vicarie di Arquà e di Teolo nella Carta del Padovano di Giovanni Valle del 1784

Piccola storia del Pedevenda medievale (ad uso delle scuole secondarie di primo grado)

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La “Montanara” il romanzo di una strada

Mentalità, guerra e resistenza nei Colli Euganei

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